ABUSO SESSUALE: COME LA CHIESA DOVREBBE REAGIRE

Pubblicato il 1 novembre 2024 alle ore 21:30

Non passa un mese senza la notizia di un ennesimo leader di chiesa accusato di abusi sessuali o molestie. Stiamo arrivando ad un punto in cui non siamo più scioccati, ma siamo rassegnati a questa nuova realtà di abuso sessuale nella chiesa. Ogni vicenda rappresenta una tragedia immane, un insieme di vittime devastate - nell’occhio del ciclone coloro che sono stati violati, ma anche membri di famiglia, amici e comunità di persone che sono state tradite.

É giunto il momento di essere non solamente reattivi, ma proattivi. Mentre ci lamentiamo e ci prendiamo cura delle vittime di abuso sessuale, dobbiamo avanzare in modo da combattere contro modelli di abuso. Qual è la responsabilità più ampia della chiesa nell’affrontare l’abuso sessuale e come adoperarsi per prevenirlo? Sebbene sia un problema complesso che richieda varie fasi di intervento, voglio suggerire cinque cambiamenti necessari.

Accogliere Conversazioni Aperte sulla Sessualità.

Per reclamare il territorio della sessualità dobbiamo prima rompere il silenzio. La storia della nostra chiesa ha tramandato usanze riguardanti il sesso che sono lontane da quelle bibliche. Dio non aveva vergogna nel parlare di sesso, quindi perché dovremmo averne noi? Per quanto queste conversazioni dovrebbero essere gestite con sensibilità e decoro, ciascuna chiesa e comunità Cristiana deve affrontare con coraggio l’imbarazzo di normalizzare le conversazioni inerenti alla sessualità.

Che si tratti di affrontare questioni su masturbazione, sfide matrimoniali, abuso oppure identità di genere, le chiese devono normalizzare questo tipo di conversazione. Facendo questo, si permette alle persone di riconoscere modelli di comportamento distruttivi e cercare aiuto quando necessario.

Riconoscere la Diffusione delle Battaglie a sfondo Sessuale

Siamo tutti sessualmente guasti.

Come ti sentiresti se scoprissi che il tuo pastore combatte con la pornografia dall’età di otto anni? Penseresti a lui in maniera diversa se sapessi che ha subito molestie sessuali da bambino? Che impatto avrebbe su di te sapere che la maggioranza degli anziani della tua chiesa attraversa battaglie sessuali e sofferenze?

Indipendentemente dal fatto che lo ammettano o meno, i leader Cristiani non sono immuni da eventuali forme di combattimento sessuale. Purtroppo spesso scopriamo in quale modo lottano sessualmente quando ormai è troppo tardi.

I leader Cristiani possono avere un grado di sapienza maggiore e possono essere chiamati al ministero da Dio, ma sono esseri umani con ferite, tentazioni, e debolezze di cui il nemico vuole approfittare. Come re Davide e Salomone, anche loro affrontano tentazioni ed hanno punti deboli. Riconoscendo questa realtà promuoviamo una cultura di trasparenza e presa di responsabilità, impedendo il perpetuarsi della segretezza e dell’abuso.

Accentuare le Voci delle Donne nella Leadership della Chiesa.

Questo blog non riguarda la questione se la tua chiesa debba o meno ordinare le donne oppure invitarle ad insegnare dal pulpito. A prescindere dal tuo pensiero in merito a tale questione, la mancanza di voce delle donne nella leadership Cristiana è una dinamica che alimenta e perpetua la strumentalizzazione.

Ogni chiesa ha bisogno di donne visibili nella leadership che non solo diano informazioni, ma che siano anche identificate come persone sicure a cui chiedere aiuto.

Le donne ascoltano le donne. Loro capiscono cosa significa sentirsi trattare come un oggetto e minimizzate. Dio ha dato alle donne un intuito che spesso vede oltre la superficie degli eventi e delle parole. Gli uomini nella leadership mostrerebbero saggezza nell’invitare e dar voce alle donne con più esperienza tra loro.

Attivare Tutto il Corpo di Cristo

Il modello gerarchico della leadership nella chiesa deve essere rivalutato. Invece di un potere centralizzato dovremmo accogliere la diversità dei doni presenti nel corpo di Cristo.

Sì, la Bibbia afferma i ruoli di pastori, insegnanti, ed altri leader. Dio, però, non ha mai inteso affidare il potere spirituale in maniera esclusiva ad una cerchia ristretta di persone che prende decisioni.

Il corpo Cristiano è formato da una moltitudine di doni, esperienze, e personalità. Il pastore non è il capo del corpo - Cristo lo è. Quando pochi detengono il potere di un’organizzazione, sia essa o meno Cristiana, usano la propria influenza per proteggere quel potere piuttosto che smascherare le debolezze.

Coinvolgendo individui che hanno doni e visioni diverse, creiamo una comunità più resiliente e affidabile, capace di affrontare questioni sistemiche in maniera efficace. La battaglia spirituale per reclamare la sessualità non è opera di un comitato speciale di una certa denominazione. È compito nostro.

Occuparsi della Battaglia Spirituale

Per il male non c’è guadagno più grande che l’abuso sessuale e la strumentalizzazione all’interno della chiesa del popolo di Dio. Quanti si sono allontanati dal nostro Signore Gesù Cristo a causa del fallimento di quelli che dicevano di rappresentarLo? Ciò a cui stiamo assistendo non è un fenomeno culturale ma una sconfitta spirituale devastante con anime di uomini e donne in ballo.

Abbiamo pregato per questa tragedia tanto quanto ne abbiamo sparlato in giro? Onestamente mi sento condannata dalla mia stessa domanda. Non c’è saggezza umana, strategia, o struttura che possa sconfiggere i poteri del male. Dio ci dice come combattere e vincere questa battaglia: preghiera, pentimento, digiuno, lettura della Parola di Dio, ed il coraggio dato dallo Spirito di parlare per quelli che non hanno voce.

Gesù ha detto che siamo un corpo unito da uno spirito. Ciò di cui siamo testimoni non è il problema di una chiesa specifica, ma un cancro presente nel nostro corpo. Quando una parte soffre, tutti noi soffriamo.

Ti unirai al combattimento per reclamare il territorio della sessualità affinché l’amore e la guarigione di Dio possano invadere questa oscurità presente?

Autore: Dr. Juli Slattery

Data di pubblicazione: Maggio 8, 2024

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