HANNO ABUSATO DI ME. ORA DIO STA RISANANDO LA MIA IDENTITÁ

Pubblicato il 18 novembre 2024 alle ore 17:39

Secondo le statistiche della Rete Nazionale (degli Stati Uniti D’America) Stupri, Abusi ed Incesti (RAINN), molti casi di abuso sessuale si verificano per mano di persone che la vittima conosce. Purtroppo, tranne che per una sola occasione, questo si è rivelato vero anche nella mia esperienza personale. Durante l’età dell’adolescenza e della giovinezza, quattro persone che conoscevo bene (incluso un membro di famiglia) hanno preteso parti del mio corpo che non gli appartenevano. Nel corso degli ultimi anni ho intrapreso un percorso per comprendere le ripercussioni di questi abusi: frammenti della mia identità sparsi ovunque.

 

È solo a questo che servo? Ero solita chiedermi. La percezione del mio valore era associata al modo in cui gli altri potevano servirsi di me. Con il tempo questo pensiero si è infiltrato anche nel mio rapporto con Dio.

 

Comprendere gli effetti psicologici dell’abuso sessuale

Durante la nostra prima sessione di terapia, il mio psicologo ha detto che avevo problemi di identità. Sono rimasta sconvolta. Ero una giovane donna realizzata e piuttosto sicura di sé. Avevo già un’idea su chi fossi, cosa mi piacesse, e sulla direzione che avrebbe preso la mia vita. Come poteva arrivare ad una tale conclusione?

 

Le nostre sessioni proseguivano e chiaramente la maschera che usavo per nascondere il vero dolore aveva cominciato a cedere. La verità è che quando mi specchiavo quotidianamente non mi piaceva la persona che mi guardava. Non la riconoscevo neanche.

 

Quali sono gli effetti psicologici dell’abuso sessuale sull’identità?

I resoconti di RAINN rivelano che i minorenni vittima di abuso sessuale siano maggiormente predisposti a soffrire di disturbi da stress post-traumatico (PTSD), ad abusare di sostanze stupefacenti, e a presentare episodi di depressione maggiore da adulti.

 

Mi sono stati diagnosticati disordine da stress post-traumatico (PTSD) e depressione clinica all’età di 25 anni, appena finita la laurea magistrale. Nonostante fossi la prima ad aver conseguito la laurea magistrale e ad aver reso la mia famiglia orgogliosa, sentimenti di inadeguatezza continuarono ad attanagliarmi e a perseguitarmi per lungo tempo.

 

Non era importante quale traguardo raggiungessi, sentivo sempre di non essere abbastanza. “Come posso fare di più e meglio?” mi chiedevo continuamente. La vergogna dell’abuso sessuale si infiltrava nella mia anima, e io pensavo che l’unico modo per uscirne fosse “fare meglio”. Niente funzionava a lungo termine. Con il tempo i sentimenti di inadeguatezza si sono trasformati in depressione e la depressione mi ha portato a pensieri e tentativi di suicidio.

 

Far fronte ad un’identità alterata in seguito ad abuso sessuale

Non sono sempre stata consapevole dell’impatto psicologico o emotivo dell’abuso sessuale sulla mia identità. A dire il vero ci ho messo molto tempo a dare il nome di “molestia sessuale” a ciò che ho sperimentato, perchè nessuno dei miei incontri è stato violento, luogo comune sulla molestia sessuale. Solo recentemente sono stata in grado di collegare il mio percorso di malattia mentale all’abuso sessuale subito. 

 

Sono cinque anni che sono regolarmente in terapia e per 3 di questi mi sono concentrata unicamente sul ricostruire la mia identità. Ecco quanto a fondo era arrivato il danno. Non credevo ad una singola parola di quello che la Bibbia diceva e di ciò che Dio provava nei miei confronti.

 

Valutare l’impatto emotivo dell’abuso sessuale

Non erano solo la mia fede e la mia salute mentale ad aver incassato il colpo. L’abuso sessuale ha influenzato pure la mia salute emotiva. Era una bella sfida avere fiducia nelle persone e mostrare la vera me, eppure cercavo continuamente l’approvazione ed il consenso altrui. Molti dei miei ex e dei miei amici sono diventati idoli nella mia vita perché, a ripensarci ora, non mi fidavo di Dio. 

 

Non ho mai incolpato Dio per ciò che mi è successo, ma ho decisamente pensato a Lui come ad un mero osservatore. Se non avesse fermato quelle atrocità, come potevo affidare a Lui qualsiasi altro aspetto della mia vita? Ho fatto tutto il possibile per manipolare e avere il controllo sugli esiti della mia vita. Mi sono concessa sessualmente ad altri perché pensavo fosse l’unico modo per sentirmi amata, e ho sviluppato dei modelli di comportamento malsano oltre alla co-dipendenza. Ero molto delusa perchè avevo capito che gli esseri umani non erano stati creati per soddisfare ogni mio singolo bisogno. Dunque, il circolo vizioso del sentirmi inadeguata continuava. 

 

Come l’abuso sessuale influisce sull’identità?

Sentendomi costantemente inadeguata, la narrativa del “nessuno mi ama” risuonava nella mia mente di continuo. Quando mi specchiavo contavo le ragioni per cui meritavo l’amore e la somma di queste portava a nulla. Pensavo di essere usa e getta, e facilmente dimenticabile. Dopotutto era questo che avevano fatto le persone che avevano abusato di me, giusto?

Ho fatto tanta fatica a riposare nella verità che Gesù mi amasse e che non si aspettasse nulla in cambio. Pensavo che Lui avrebbe sicuramente voluto qualcosa indietro; di certo il Suo amore sarebbe stato condizionale. Non stupisce che dopo aver dato retta a quella bugia la depressione si sia fatta strada nella mia vita. È difficile provare gioia quando credi che nessuno ti ami.

 

Cosa devi sapere sul recupero dall’abuso sessuale

Nessuno parla sinceramente dei lati negativi della guarigione. Non si parla di dover fare pace col fatto che la debolezza di altre persone ti abbia fatto del male mentre stai contemporaneamente facendo i conti con i tuoi stessi errori e come questi abbiano influenzato altri. Una buona fetta di guarigione spesso avviene mettendo in discussione Dio e la Sua bontà alla luce della tua propria umanità.

 

Come reduce da abusi sessuali, ora più che mai capisco il significato di 2 Corinzi 12:9. Quando il Signore afferma che la Sua grazia è sufficiente, Lui sta parlando dei momenti in cui non c’è niente che abbia senso, e tu non riesci a comprendere perché ciò sia successo proprio a te. Lui si riferisce ai momenti in cui flashback e attacchi di panico prendono il sopravvento. In questi momenti la Sua grazia ti basta veramente.

 

Molte delle mie preghiere per la guarigione hanno ricevuto risposta attraverso una comunità sicura, amici, terapia, e medicine. Il mio psicologo che è anche Cristiano, mi ha aiutato a guardare alla bontà di Dio attraverso la Sua Parola. Una volta afferrate le verità bibliche sulla mia identità, la mia visione sbagliata di Dio è cambiata. Ho cominciato a vederLo come un buon Padre ed un Amico stretto che non ha mai smesso di amarmi.

 

Non credere alla bugia che solo perché ci impieghi più tempo a farlo, tu non stia guarendo. Guarire non è un processo lineare, ma non significa che non stia accadendo.

 

Come può l’identità essere risanata dopo aver vissuto abuso sessuale?

Inizialmente dopo l’abuso sessuale ho tentato di ristorare la mia identità immergendomi a capofitto nel ministerio. Pensavo che se avessi provato a Dio di essere degna, Lui avrebbe cancellato le parti frantumate della mia storia e mi avrebbe reso una persona straordinaria. Pensavo che forse se avessi amato Dio e se fossi stata abbastanza al servizio degli altri avrei potuto dimenticarmi del mio passato di abusi. Ma non era abbastanza. Non c’è al mondo una quantità di servizio in chiesa o nel ministero che possa rimettere assieme i pezzi frantumati dell'identità. Solo Gesù può farlo e Lui lo ha fatto per me.

 

Pensavo che la vergogna dell’abuso sessuale ed il combattere contro la malattia mentale sarebbero state la mia fine. Non credevo che avrei superato i 25 anni di età, onestamente. Sebbene la guarigione sia un percorso che duri tutta la vita, sono grata per i modi in cui Gesù mi abbia già restaurata! È da 4 anni che sono libera da pensieri e tentativi di suicidio, e la diagnosi di depressione clinica adesso è in regressione. Oggi, per la Sua grazia, posso guardarmi allo specchio e vedermi come Dio mi vede.

 

Magari in questo momento le cose non sembrano andare per il verso giusto, ma ti prometto che c’è un altro lato della storia che non conosci. E se non leggi altro, amico mio, sappi che è disponibile aiuto, guarire è possibile e la speranza è già qui.

 

Autore: Jordyn

Data di pubblicazione: Aprile 24, 2024

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